Capita spesso che ogni nuovo sindaco ignori che per esercitare questo provvisorio mestiere non c’è solo bisogno di un bagaglio culturale, anzi, ma soprattutto di tutto un arsenale di oggetti funzionali all’alto ruolo istituzionale che si è chiamati a rivestire, con i quali ci si deve obbligatoriamente impratichire.
Ecco dunque alcuni articoli che non dovrebbero mai mancare nella cassetta di pronto intervento per il perfetto sindaco, insieme a qualche consiglio per sfruttarli al meglio:
FASCIA TRICOLORE: secondo le più recenti disposizioni (Legge Bassanini comma 7 art.36 del 8 giugno 1990 n°142) “Distintivo del sindaco è la fascia tricolore con lo stemma della Repubblica e lo stemma del comune, da portarsi a tracolla della spalla destra“. Per quanto riguarda il sindaco uscente la legge non fa riferimento se questi debba renderla al neoeletto oppure tenerla per ricordo, ma secondo il principio di libertà contenuto nell’articolo 5 della “Déclaration des Droits de l’homme et du citoyen” del 26 Agosto 1789, nulla osta al notaio Galfano di riutilizzarla in occasione di manifestazioni sportive nazionali ed internazionali.
PORTACHIAVI DELLA CITTA’: ve ne sono in commercio di varie fogge e dimensioni. Assolutamente da evitare quelli che fanno riferimento alla propria fede calcistica, un argomento che influenza pesantemente l’opinione pubblica con effetti incontrollabili. Preferiteli neutri, magari celebrativi della vittoria della Nazionale di calcio agli ultimi mondiali. Se appartenete al centro-destra farete contento anche il vostro partito. Unica controindicazione: chiavi della città e relativo portachiavi sono tradizionalmente piuttosto voluminosi e pesanti, per cui evitate di portarli in tasca, perchè potrebbero scambiarvi per erotomani.
NASTRO TRICOLORE: mai farsi trovare impreparati ad una inaugurazione, perchè più se ne fanno e meglio è, sempre. Il nuovo sindaco deve assicurarsi di averne in ogni momento a disposizione almeno 600-700 mt, una lunghezza che può comunque variare in funzione del volume delle opere previste nel piano regolatore. Il Comune di Roma stima che dal gabinetto di Veltroni giunga richiesta per almeno 12 km di nastro tricolore alla settimana. Tenete conto che a Marshal, dato il forte ritmo di edificazione, potrebbero non bastare. Da evitare quello del tipo magnetico, potrebbe dar luogo a sgradevoli fenomeni di intercettazione che minaccerebbero la vostra immagine.
FORBICI DA INAUGURAZIONE: è ovvio che sono utilizzate, insieme al nastro tricolore, nelle cerimonie di inaugurazione. Preferitele del tipo senza punte: in caso di divergenze politiche con altri rappresentanti delle istituzioni di rango superiore nessuno rischia di rimanere ferito in maniera grave.
PILE STILO: un paio di stilo tornano sempre comode in occasione di dibattiti televisivi a Channel 2. Come sapete, infatti, i microfoni da giacca degli studi di Straseattle sono sempre scarichi e le pile vengono sostituite per politica aziendale solo dopo che una trasmissione ha inizio, come avrete notato. Sostituitele senza farvene accorgere prima di iniziare il vostro intervento, recupererete tempo per esprimere i motivi per i quali vi state dedicando con profitto al canottaggio invece di far spazzare le strade.
CAZZUOLA DA POSA DELLA PRIMA PIETRA: nel caso di opere di una certa importanza si rende necessario partecipare in prima persona ai lavori di costruzione, anche se in maniera del tutto simbolica, ci mancherebbe. Se i finanziamenti programmati non dovessero consentire opere per le quali è prevista una forte spesa, una cazzuola sempre in ordine farà comunque comodo in occasione di eventuali riunioni con la massoneria cittadina. Se non volete gravare troppo sulle casse municipali il compasso ve lo può prestare l’ingegnere capo.
W IL SINDACO!!!: questo articolo non è in vendita, ma ad ogni sindaco è caldamente consigliato di dotarsi di un codazzo eterogeneo di gente acclamante in occasione di ogni uscita pubblica. Non si tratta di una pratica scorretta, quanto piuttosto di una solida tradizione politica, perchè già nel periodo paleocristiano le tribù dell’area mediterranea seguivano il proprio capoclan incitandolo al grido di “A-RUS OU SI’NNAC!!!“, che corrisponde all’odierno “W IL SINDACO!!!“.